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armi illustrarono la vostra eccelsa Famiglia? Non sono io quell'adulatore che comprar voglia la
grazia de' Mecenati al prezzo di false lodi, né Voi soffrireste per questa via indegna le acclamazioni
del popolo; ma piene sono le storie del vostro nome; volumi intieri stampati si veggono ad onore
della vostra Casa, e sino da' primi secoli rispettata, mantiene tuttavia in tante partii d'Europa
l'antico splendore, e la successione agli onori. Gli Storici più accreditati, parlando della origine de'
Torriani vostri progenitori, la cercano sì di lontano, che derivare li fanno dalla Casa Reale di
Francia diramata in Borgogna e di là trasportata in Italia, ove signoreggiò la Città di Milano ed
altri luoghi circonvicini. La guerra, che fece in ogni tempo cambiare aspetto alle Famiglie Sovrane,
privò i Torriani del principato, e li costrinse a dividersi in varie parti. Altri formarono nel Friuli
l'illustre Casa che dicesi Della Torre. Altri nel Territorio di Bergomo ricovrati nell'anno 1313,
aspettando più da vicino la fortunata occasione di ripigliare la sovranità di Milano, impadronitisi
della Val di Cornello, colà si rimpiattarono alle falde del Monte Tasso, imitando quell'animale di
cotal nome, che ritirato nel verno nella sua tana, aspetta la novella stagione per uscir fuori, dacché
appunto pigliarono essi il novello cognome de Tassis, ed alla torre, nelle armi loro, aggiunger
vollero il tasso. Da questo nobilissimo ceppo l'E. V. deriva; da questo derivarono tanti Eroi, che
segnalati si sono nelle armi e nei servigi prestati agl'Imperatori; e derivò dalla stessa fonte
Bernardo Tasso, padre del mio Torquato, che colle lettere recò tanta gloria e tanto splendore alla
sua Famiglia, quanto ne resero tanti altri col valore e col sangue, e quanto coll'ingegno suo ne ha
recato Francesco de Torriani de Tassis, il quale trovandosi presso l'Imperatore Massimiliano,
primo di questo nome, suggerì e condusse ad effetto l'invenzione ammirabile delle Poste, sì utile al
commercio degli Uomini, da cui tanto comodo e tanto bene a tutti i Regni n'è derivato. Egli, che
non aveva di sé Figliuoli, chiamò da Bergamo tre suoi nepoti, Gio. Battista, Maffeo e Simone, ai
quali poscia da Carlo V, come a successori del benemerito loro Zio, fu distribuita la vastità delle
Provincie da lui possedute, rispetto alla importantissima sopraintendenza alle Poste; e d'allora
sino al presente giorno continua nei diversi rami della Famiglia de Tassis lo specioso carico di
General delle Poste, sostenuto in Germania dalla linea del Primogenito, col titolo e cogli onori di
Principe del Sacro Romano Impero; quella del secondogenito in Spagna, nei conti di Villamediana,
passata poi nella famiglia d'Ognate; ed è la linea del terzogenito quella che dalla E. V. viene
rappresentata in Venezia, oltre ai due rami che parimente fioriscono, uno in Roma, e l'altro in
Ispruch. Tutte queste Famiglie risplendono da per tutto fra gli onori e fra le ricchezze; ma io
fissando gli occhi soltanto nell'E. V., mi, consolo colla mia Patria, che ad essa abbia toccato in
sorte un Cavaliere di tante virtù fornito, il quale ai fregi del sangue unisce quelli della persona. Un
uomo di talento non è sempre un uomo di spirito, e sovente chi ha dello spirito, non è di egual
talento fornito. In Voi l'uno e l'altro perfettamente ritrovasi, cioè una mente felice ed un brio
vivace, onde fra le applicazioni più serie, alle migliori scienze ed alle belle arti donate, sapete
vivere cogli amici, e procurare a Voi stesso la società più aggradevole di questo Mondo. La storia,
la filosofia, la morale sono i pascoli del vostro intelletto. La musica, la poesia, la conversazione
sono i trattenimenti del vostro spirito; e l'animo generoso ed il cuore benfatto vi fa essere amante
non solo della virtù, ma protettore benefico de' virtuosi. La strada che vi conduce nelle operazioni
voi sire, è situata fra la generosità e la moderazione. Chi esce da un tal sentiero, suol cader negli
estremi: Voi, guidato dalla prudenza, siete magnifico nelle occasioni, senza vanità e senza fasto.
Iddio, che da tanti secoli colmò di benedizioni la vostra Casa, vi ha donato un Figliuolo degno di
Voi e della nobilissima vostra Sposa, il quale seguendo l'orme de' suoi maggiori, col vivo esempio
di un Padre adorno di tanti pregi, accrescerà ognora più il lustro della Famiglia.
Ricordomi, tremante ancora, in quanta pena ci teneste l'anno passato, allora quando
minacciava la morte di abbreviare i giorni della vostra vita; e certamente, se i caldi voti del Popolo
sono in Cielo ascoltali, non si potea dubitare della vostra salute, cara a tutti egualmente, e da tutti
desiderata. I voti miei non furono in tale occasione meno fervidi di qualunque altri, interessandomi
per il bene della mia Patria, che vi ama e vi stima, e Figliuolo suo vi considera, sendo oltrepassati
più secoli, che avete in Venezia il domicilio piantato. M'interessai per le Lettere che coltivate, per
le belle Arti che proteggete, per le Virtù dell'animo che praticate. M'interessai per la cara Famiglia