libri, a' loro insegnamenti, a' loro giornali. Volevano insomma rovinare il passato, ma senza creare
l'avvenire, senza accettare l'eredità de' padri, senza sacrificarsi per essa. -
Ma la eredità de' padri era tale, e santa di tanta solennità di sventura, che i figli non potevano
rinunziarvi per amor de' maestri. Per venti anni d'eroismo e di sacrificio non v'è fiume d'obblio, e la
gioventù ridestata una volta, trascorse oltre ai confini che le segnavano. I padri aveano predicata
una fede, i padri l'aveano suggellata col sangue; ma, come il secondo Gracco, aveano cacciata una
stilla di quel sangue verso il Cielo, sclamando: frutti il vendicatore! - Quel sangue ardeva nelle vene
de' figli, e la fede de' padri s'affacciava ad essi raggiante, pura, più cara, perché incoronata dalla
palma del martirio, bella di speranze e d'un'intera promessa. La rivoluzione dell'89 avea mostrata in
compendio tutta la carriera di riforma che dovea corrersi. Una generazione l'avea divorata coll'ansia
di chi scopre una nuova terra, a balzi, a slanci, senz'arrestarsi. I primi intraprenditori delle
rivoluzioni sono vittime consecrate, e si muojono; ma i principii non muojono, e le generazioni che
tengono dietro s'assumono d'educarli, di svolgerli, di trarre da' primi contorni un quadro immortale,
di ricorrere più lentamente, ma più stabilmente la via che i primi hanno segnata. La grande
rivoluzione sociale, della quale la rivoluzione francese avea dato il programma, incominciava
appena, quand'altri s'illudeva d'averla spenta. E la gioventù, fatta accorta della propria potenza,
accettò la missione: si strinse, si raggruppò, stette attenta, vegliando il momento che dovea sorgere
nello spazio. Il momento sorse, la gioventù lo afferrò. Il cannone dell'Hôtel de Ville tuonò la
chiamata. La gioventù si levò come un sol uomo: la gioventù vinse. Cortigiani, baionette, trono,
tutto rovinò davanti all'impeto d'un principio. Il sole del 27 avea diffusa la luce sovra ogni cosa: il
sole del 29 non salutò che una bandiera: - la bandiera del secolo. Gli uomini, che alcuni anni
addietro avevano comunicato l'impulso, senz'antivederne gli effetti, s'erano ritratti atterriti; poi,
quando la gioventù riposò dalla sua creazione, si cacciarono addosso al cadavere d'una monarchia,
usurparono la gloria d'averla morta, e giudicarono l'ossa de' sette mila essere convenevole base al
sistema ch'essi aveano predicato utilmente, viva e prepotente la tirannide. Ora, parlano tuttavia di
progresso, - e vorrebbero che s'arrestasse dov'essi s'arrestano: magnificano le glorie del Luglio, - e
vorrebbero che una nazione non si fosse levata se non a mutare un nome nella sua storia: protestano
del loro amore alla libertà, - e l'hanno rivestita d'un manto d'infamia, - l'hanno cacciata ludibrio a'
re, sospetto mortale ai popoli. Due secoli, il XVIII e il XIX, li rinnegano: come que' codardi che
Dante pone alla porta del suo Inferno, si stanno tra l'infamia e l'obblio: l'obblio per la loro
eloquenza che prima eccitava i giovani, oggi s'è prostituita al potere: - per la loro letteratura, campo
di prova agli ingegni, ov'essi vorrebbero confinare per sempre l'anelito al moto perenne, che affatica
lo spirito umano; - pel loro ecclettismo, sistema di transizione, che intendono perpetuare: la infamia
per la gretta e fredda politica individuale, alla quale hanno sacrificate le grandi speranze sociali
suscitate per essi - pel sangue de' popoli che hanno pattuito coi re a mendicare una pace che non
otterranno - pel loro trovato del giusto medio, ecclettismo politico, senza passato, senz'avvenire,
senza logica, senza sviluppo, sistema paralitico, che non s'attenta rifiutare i principii rigeneratori,
ma s'industria a strozzarli in fasce. E sia così, poi che vogliono! - Il secolo gli avea circondati
dell'affetto giovenile e del plauso: poi tentarono sostituirsi al secolo, e il secolo gli affogherà. - Chi
può cacciare un principio, e voler che non frutti? - Chi può dar moto all'intelletto, e gridargli:
arrestati dov'io m'arresto? -
In Italia, siccome in Francia, la tirannide tanto più esosa, quanto più impudente, produsse il suo
effetto di reazione, e l'anime inferocirono nell'odio, crebbero smaniose d'indipendenza. - In Italia
prima che in Francia, gl'ingegni intolleranti di freno versarono nella scienza la idea di progresso che